Tuesday, October 19, 2010

Spaccadenti


Per una volta mi sono allontananta dal canone artusiano, ma senza andare troppo lontano. Artusi li chiama biscotti croccanti, in Toscana sono i cantucci. Non avendo esperienza di cantucci e bis-cotti, ho preferito chiamarli Spaccadenti, omaggio alla lontana ad una preparazione romagnola e marchigiana (scorrere verso il fondo della pagina).

100 gr mandorle non spelate e tostate leggermente in forno
10 mandorle amare (noccioli di albicocca)
un pugno di uvetta
1 cucchiaino colmo di semi anice dolce (Γλυκάνισος)
1 cucchiaino di lievito per dolci
3 uova (+1 tuorlo per spennellare, se si desidera)
200 gr zucchero semolato
350 gr circa farina (io ho usato 1/3 segale e 2/3 farro)
un pizzico di sale fino

Montare a nastro le uova con lo zucchero, incorporare la farina poco a poco, aggiungere con delicatezza  mandorle e uvetta, in ultimo i semi di anice e il lievito. 
Formare sul tagliere infarinato tre filoncini larghi 3 dita e leggermente appiattiti, infornare a 180°per 25 minuti circa. Dopo 10 minuti dall'uscita dal forno tagliare i filoncini a fette larghe un dito, avendo cura fare tagli regolari e diagonali (le fette risultano più lunghe). Usare un coltello ben affilato. Rimettere in forno per 10 minuti a 160°. 
Vigilare il forno per non bruciare tutto!
Per chi abbia a disposizione un po' più di tempo e pazienza: prima di infornare, spennellare i filoncini con il tuorlo di un uovo e, usando i rebbi della forchetta, disegnare delle righe o una griglia di righe. Cuocendo la crosta diventerà dorata, le righe invece resteranno più chiare. In alternativa si può anche spennellare con latte e poi spolverizzare con un paio di cucchiaiate di zucchero semolato ma, a mio parere, questi biscotti sono già abbastanza dolci.

Servire di accompagnamento al vino, si conservano molto a lungo.

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